13 Novembre 2015 – L’Informatore
Nel pomeriggio di giovedì 5 novembre, nel Salone d’Onore di Villa Marazza si è svolto il terzo appuntamento della rassegna Incontri d’autunno con la presentazione del libro Divina Commedia Pocket di Vilma Cerutti e Isora Paoletto. Il testo è una riduzione in prosa del capolavoro dantesco che non si limita ad una sintesi dei canti più conosciuti, ma va a narrarli tutti, perché l’intento delle autrici è stato quello di creare un libro divulgativo che permetta ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di familiarizzare con la Commedia. «Questo libro – ha esordito Vilma – nasce da due forti passioni: quella per il Sommo Poeta, uno dei più grandi e veri comunicatori della storia e quella per i ragazzi, con i quali, essendo insegnanti, passiamo tanto tempo».
Vilma e Isora si sono conosciute e sono diventate grandi amiche grazie alla loro passione comune per il poema dantesco. Quest’ultimo costituisce ormai da anni l’argomento principale delle loro conversazioni nei cambi d’ora e durante l’intervallo. Col rafforzarsi della loro amicizia, le due autrici hanno iniziato a collaborare su una serie di progetti tematici incentrati sulla divulgazione della Commedia. «Questo testo rappresenta forse il prodotto più maturo della nostra amicizia» precisa Isora con una nota di sincera emozione nella voce.
Nel libro vengono messe in risalto la dimensione corporea e spirituale del viaggio dantesco. Nella Commedia è in azione un uomo in carne e ossa che sbalordisce le anime per il fatto di proiettare a terra la propria ombra e che percepisce la realtà coi cinque sensi, come suggeriscono in modo efficace le illustrazioni di Massimo Giacon che impreziosiscono il volume. In particolare, l’Inferno è il regno dell’olfatto e il grande naso di Dante viene stordito dall’insopportabile puzza del male. Nel Purgatorio predomina l’udito: Dante incontra un dolore che canta e che preannuncia la propria purificazione. Il Paradiso è il regno della vista. Qui Dante contempla la luce celeste attraverso gli occhi di Beatrice e ammira lo splendore del traguardo raggiunto.
Il viaggio di Dante è il viaggio di ciascuno di noi. «A chiunque – ha osservato Vilma – può capitare prima o poi di perdersi nella selva oscura del vuoto e della paura, a cui seguirà un viaggio iniziatico che lo porterà a sprofondare dapprima nel buio della propria anima quindi risalire e inoltrarsi sulle vette più alte dello spirito umano».
Dal libro, la ditta Alessi di Omegna, una delle più note firme del made in Italy, ha tratto ispirazione per realizzare tre coppie di statuine in porcellana decorate a mano: Dante – Virgilio; Beatrice – Paolo e Francesca; Caronte – Minosse. «Cultura e imprenditoria – ha spiegato Isora – vanno di pari passo se contribuiscono a dare visibilità a valori fondamentali dell’umanità: bene e male, angeli e demoni, beatitudine e peccato non sono più categorie astratte se figure di porcellana trovano posto sulle mensole delle nostre case e dunque fanno parte della nostra vita».
Dennis Cova